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All'irpina Emanuela Sica il Premio Letterario Artistico Internazionale "Pensieri Creativi" Città di Assisi

Un importante riconoscimento internazionale alla scrittrice e poetessa Irpina Emanuela Sica.Il 27 aprile del 2024 le è stato conferito il Primo Premio -  Sezione C Video- Poesia - del Premio Letterario Artistico Internazionale "Pensieri Creativi" Città di Assisi.

A premiarla il sindaco della città di Assisi, Stefania Proietti, insieme alla giuria e all'organizzatrice del Premio Lolita Rinforzi.

"La poesia "Nononna” tanto racconta di una donna unica qual era era ed è mia nonna Marietta - dice Emanuela Sica -. A lei e a tutte le nonne, che sono state il caldo abbraccio dell’infanzia ma anche mamme dei propri nipoti, dedico questo premio. Un sentito e grande grazie: a Giovanni Nufrio e Rodolfo Lettore e Vincenzo Loglisci per averla, rispettivamente, messa in video, donato voce e musica;  alla giuria del Premio per aver scelto una poesia che nasce e cresce in terra Irpina e che si muove in un passato, per molti versi, ancora presente".


Nononna 

raccontami con verbi perduti 

intrecciati alle parole chiare 

- d’uncinetto e incanto 

fili morbidi a snodarsi nei timpani 

scie di lucciole a posarsi 

negli occhi di stupore -

“li cundi andichi” che sbocciavano 

come fiordalisi nel lume dei tuoi anni. 

Impasta “lu cr’scendu” 

- con lacrime d’orazioni 

farina di frumento 

gemme di sale contadino 

e sorrisi liberi al focolare - 

della bimba che fosti lasciami succhiare 

mungitura calda e fatica nei campi 

sentieri di briciole per pettirossi 

infreddoliti sulla terra materna 

nei filari spinosi di quel destino 

che ti strappò il figlio maturo dal grembo. 

Delle “Janare” a crepare nei boschi 

ridotte dai padri padroni a serve 

seppellite in letti disfatti di ricchi mariti 

raccontami la ribellione 

stacca il canto dal letto di morte 

fanne alba di nuovi carmi 

- dimmi chi fu quella che disse “no” 

al contratto discinto della violenza 

e fuoco divampò a incendiare 

le vie delle processioni ai Santi? 

La bocca che da te si nutriva 

nel cucchiaio storto d‘amore devoto 

impilava conserve spirituali 

nel cuore adolescente 

le avrei usate per le carestie d’incanto 

di questo presente disincantato.