Alle Acli la premiazione di "Presepi...amo" nel ricordo di Gennaro Bellizzi
Si è svolta presso la sede provinciale di Via De Renzi la cerimonia di premiazione di "Presepi…amo", il contest fotografico promosso ed organizzato dalle ACLI di Avellino per i cultori del Presepe.
Tre le categorie previste ed oltre 90 le opere presentate; a vincere sono stati i gemellini Mario e Gianluigi Gagliardi tra i Bambini, Carlo Casanova nella categoria social e la coppia padre/figlio Ernesto e Matteo Guerriero che si sono aggiudicato il premio speciale della Giuria tecnica presieduta da Mariangela Perito, Vice Presidente delle Acli irpine.
Il contest di quest’anno era dedicato alla memoria del compianto Gennaro Bellizzi, recentemente scomparso, vincitore della prima edizione. “Gennaro era un amico personale, conosciuto sui gradoni del vecchio campo sportivo di Piazza d’Armi – ha ricordato un commosso Alfredo Cucciniello, Presidente provinciale delle ACLI di Avellino- ed era stato, insieme al fratello Mimmo, un nostro tesserato ed atleta dell’USA Nova Basket, prima che entrambi, con ruoli diversi, contribuissero a scrivere l’epopea della Scandone; ma era soprattutto uno stimato professionista, che esercitava la professione medica a servizio della collettività; da cattolico impegnato era un amico delle ACLI, e tra gli animatori di Controvento era un autentico protagonista della vita politica, sociale e culturale della città di Avellino e della Provincia intera, esercitando con voce critica, spesso controcorrente, un ruolo da costruttore di cittadinanza attiva”.
Presente alla manifestazione, insieme a due dei sei figli, anche la signora Teresa, che ha ringraziato le Acli per aver voluto far memoria dell’opera del defunto marito ed ha sottolineato l’amore e la passione che Gennaro riversava in tutto ciò che riguardava la sua città; il cuore, oltre che essere l’organo cui professionalmente si dedicava, era il segno distintivo di un impegno disinteressato, intenso, trasmesso alla famiglia e agli amici: un amore per la città che riversava anche nella costruzione del presepe, dove insieme alla grotta, ai pastori e agli ambienti della tradizione trovavano spazio anche i luoghi simbolo di Avellino: la Torre dell’orologio, la Fontana di Bellerofonte, il palazzo della Dogana, il Re di Bronzo.