Abbattimento pini della Scuola enologica, Legambiente attacca la Provincia
È scontro tra la Provincia e Legambiente Avellino. In questi giorni stanno continuando gli abbattimenti degli storici pini della scuola enologica di Viale Italia.
L'accusa degli ambientalisti: "L'inefficienza ha portato alla loro morte. Non ci hanno ascoltato".
È passato oltre un anno e mezzo da quando il circolo Legambiente Avellino - Alveare ha segnalato la presenza di cocciniglia tartaruga sui pini della scuola enologica di Viale Italia.
Come ricorda il vicepresidente del circolo Antonio Dello Iaco, "nell'estate del 2022 abbiamo incontrato più volte gli uffici e i dirigenti della Provincia di Avellino".
"Abbiamo messo a disposizione relazioni e tecnici gratuitamente e avevamo raggiunto l'accordo per l'abbattimento di sole dodici piante".
"La provincia dopo mesi di mancate risposte e appelli caduti nel vuoto, come si apprende anche dagli organi di stampa, comunica che bisogna abbatterne diciannove, uno in più rispetto alla perizia originaria da noi già contestata con dati oggettivi. Questo è vergognoso", attacca Dello Iaco.
Il vice presidente di Legambiente sottolinea come il lavoro di Legambiente Avellino si sia sempre basato sul rispetto delle istituzioni, sul dialogo e sulla collaborazione.
"In questi anni abbiamo portato a casa risultati importanti e ci siamo scontrati anche più volte per diversità di vedute con gli enti ma mai ci era capitato di stringere patti con un'amministrazione pubblica e vedere che questa si tiri indietro all'improvviso senza nemmeno darne comunicazione".
"Il comportamento avuto dalla Provincia è inspiegabile", continua amareggiato Dello Iaco. "Siamo molto delusi dal comportamento avuto. Ci aspettiamo un ritorno sui passi dell'estate scorsa e un inizio immediato delle cure contro la cocciniglia".
"Continuiamo a sostenere che vadano fatti dovuti approfondimenti - spiega il presidente di Legambiente Avellino, Antonio Di Gisi -.
Diversi giorni fa abbiamo chiesto un ulteriore incontro alla Provincia ma, come si vede, si procede solo con i tagli e non con il dialogo".
Nel frattempo Legambiente Avellino è al lavoro con i propri esperti sul tema "stiamo valutando di fare ricorso a tutte le autorità competenti del caso - conclude Dello Iaco -. Basta gestioni superficiali del verde pubblico!".